venerdì 26 giugno 2009

Renzo Piano = Architettura

In quanto a storia dell'architettura non possiamo dimenticare il maestro che ci ha reso celebri in tutto il mondo: Renzo Piano. in un connubio perfetto di arte, poesia e leggerezza degli spazi ha saputo dare forma e vita all'architettura, non dimenticando la storia e le origini del territorio e dell'urbanistica italiana e del contesto in cui tutti noi viviamo.

"Quello dell'architetto è un mestiere antico come cacciare, pescare, coltivare ed esplorare. Dopo la ricerca del cibo viene la ricerca della dimora. Ad un certo punto, l'uomo, insoddisfatto dei rifugi offerti dalla natura, è diventato architetto. »

La sua figura professionale, dapprima formatasi presso lo studio dell'architetto Albini, si rifà al cosiddetto razionalismo italiano e, a detta degli esperti, rappresenta un superamento dei canoni dello Stile Internazionale degli anni settanta e la realizzazione di nuove forme tecnologiche e metaforiche di architettura.
Tra i numerosi premi ottenuti da Piano si ricorda il Premio Pritzker 1998, considerato il premio più prestigioso a livello mondiale nel campo architettonico.
Piano, che è anche ambasciatore UNESCO, è entrato nel maggio 2007 a far parte della squadra del sindaco di Genova Marta Vincenzi come consulente all'urbanistica sulla base di un progetto che porterà a definire le linee della città del terzo millennio.

Diamo alcuni cenni biografici.

Renzo Piano nasce a Genova-Pegli il 14 settembre 1937. Frequenta l'Università di Architettura di Firenze e Milano; laureatosi nel 1964 al Politecnico di Milano diventa allievo di Marco Zanuso.
Grazie al padre, costruttore edile, da subito ha la possibilità di conoscere la vita di cantiere e di esercitare la professione, nonché di instaurare le prime relazioni con i clienti.
Tra il 1965 ed il 1970 viaggia tra gli Stati Uniti e l'Inghilterra per completare la sua formazione.
Nel 1966 partecipa alla XV Triennale di Milano, per cui realizza un padiglione. Nel 1969, a seguito della crescente fama nazionale, dovuta anche alla pubblicazione delle opere sulle riviste del settore (Domus e Casabella), Piano realizza il padiglione per l'industria italiana alla Esposizione Universale del 1970 a Osaka.

All'epoca incontra Jean Prouvé (1901-1984), celebre architetto francese, con il quale instaura un'amicizia professionale solida e fruttifera. Nello stesso periodo incontra Richard Rogers (1933) con il quale fonda lo studio d'architettura "Piano & Rogers", con sede a Londra.

Tra il 1971 ed il 1977 il duo costruisce il "Centre Georges Pompidou" (chiamato anche "Beaubourg") a Parigi, considerato il manifesto per l'architettura high-tech.
Nel 1977, separandosi da Rogers, Piano si unisce a Peter Rice (1935-1993), famoso ingegnere civile, per fondare l'"Atelier Piano & Rice". Nel 1981 Piano fonda il "Renzo Piano Building Workshop", con un ufficio a Genova ed uno a Parigi. Circa 100 persone oggi vi lavorano.

Nel 1988 il comune di Genova gli affida l'incarico di ristrutturare il Porto Antico, in vista delle Celebrazioni Colombiane (Expo '92 Genova), festeggiamento dei 500 anni della scoperta dell'America. Il progetto riqualifica l'area dei Magazzini del Cotone e del Millo, a cui si aggiungono nuove costruzioni, come l'Acquario di Genova e il Bigo, l'ascensore panoramico. L'area ha subito un nuovo intervento di riqualificazione nel 2001, sempre ad opera di Piano, in occasione del G8.
Nel 1992 gli viene affidato l'incarico di ricostruire l'area di Potsdamer Platz a Berlino. I lavori si protrarranno fino al 2000 e coinvogeranno numerosi architetti tra cui Giorgio Grassi, Hans Kollhoff, Helmut Jahn, David Chipperfield, Diener + Diener e molti altri.

Nel 1994 vince il concorso internazionale per il nuovo Auditorium di Roma, che porterà nel 2002 all'inaugurazione dell'Auditorium Parco della Musica.

giovedì 21 maggio 2009

Vitruvio e le origini

Vitruvio definisce architettura "una scienza, che è adornata di molte cognizioni, e colla quale si regolano tutti i lavori, che si fanno in ogni arte" ("De Architectura")
Se consideriamo che queste parole risalgono al 30 a.c circa, ne possiamo congliere l'estrema modernità e usabilità.
I 3 criteri fondamentali sono, ancora oggi, parte fondante del concetto stesso di "architettura":

1. firmitas (stabilità)
2. utilitas (utilità)
3. venustas (bellezza o piacere)

« Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza. Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza avarizia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all'uso; bellezza, infine quando l'aspetto dell'opera sarà piacevole per l'armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l'avveduto calcolo delle simmetrie. »

A mio parere oggi, la tanto osannata bellezza ha prevalso sulla stabilità e la sicurezza, dimenticando che i lavori realizzati, oltre ad allietare l 'occhio, devono anche e soprattutto rispettare l'essere umano che contiene.
L'architettura è sì "gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi nella luce" (Le Corbusier) ma anche
"ambiente della vita umana in vista delle necessità umane" (William Morris)


Link utili:

L'architettura di Vitruvio (testo integrale)

Archiportale (portale d'architettura)



Benvenuti!


Benvenuti cari lettori!
Un caloroso benvenuto a tutti nel mio umile e piccolo regno di parole virtuali!

Mi chiamo Matteo e sono da sempre un appassionato di architettura, design e grafica.
Il titolo del mio blog è certo pretenzioso: non mi considero affatto un tuttologo dell'arte del costruire e progettare (diciamo sinceramente che se avessi 3 mattoni in mano sarei capace di farli crollare!) ma il grande interesse per questa disciplina e per il suo "farsi" nel corso dei secoli , mi ha spinto a lasciare che i pensieri diventassero parole scritte.

Seguirò i passi della storia, a partire dalle origini dell architettura, per attraversare il suo sviluppo, i suoi cambiamenti e la sua affermazione come scienza, arte e "psicologia" , senza omettere le esperienze che mi è stato possibile vivere girando per l'Italia osservando la ricostruzione e riqualificazione di vecchi e nuovi edifici.